giovedì 16 febbraio 2017

Art by Mariska Karto


Con ardore respiro e canto la tua poetica carne fino a fondermi nel piacere, lo sento sulla pelle che sei mia.. mia...mia in un istante per l'eternità!



domenica 12 febbraio 2017

Art by Samere Tansley











Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle.

Denis Diderot



venerdì 10 febbraio 2017

Art by Artemisia Gentileschi

“L’opere saran quelle che parleranno”


Autoritratto (1638 – 1639)


Susanna e i vecchioni, 1610


Donna che suona il liuto (1609 -1612)


Diana, 1612


Allegoria della inclinazione (1615 - 1616)


Autoritratto come martire,1615


Conversione di Maria Maddalena (1615 - 1616)


Giuditta che decapita Oloferne, 1620


Giuditta e la sua ancella (1618 - 1619)


Giaele e Sisara, 1620



domenica 5 febbraio 2017

Art by Alexey Tchernigin






Fu lungo il mio cammino fino a te,
la vita intera quasi ti cercai
per serpeggianti avidi incontri
con altri, e tu non venivi.

E fino a dove s'apriva il tuo sguardo,
ombre attraversai e rumori sordi,
ma trapelava da me soltanto
purezza di suoni - per amor tuo.

Ogni tua carezza io piansi,
Prima che fosse nata la difesi,
e il nostro futuro incontro custodivo
con pazienza nel mio petto.

Fu lungo il mio cammino fino a te,
immensamente lungo, e quando tu davvero
finalmente davanti a me sei apparso,
ho riconosciuto te, ma me stessa a stento.

Immensi spazi avevo in me raccolto,
sconfinati aromi, timbri e desideri,
e abbracciavo ormai uno spazio così vasto
che accanto a me dovevi fermarti.

Fu lungo il mio cammino fino a te,
e ci ha unito per un incontro breve.
Sapendolo... di nuovo sceglierei
questo lungo cammino fino a te.

Blaga Dimitrova
Art by Willi Kissmer





Quando, un tempo, ti ero affezionato
non è poi che il mio amore fosse smania:
se non si desidera, forse, non si sente la mancanza.
Se la gioia fu poca, anche il dolore è scarso.

Meglio che: molta gioia é: nessun cruccio.
meglio che perdere è: l' esser paghi.
La voluttà degli uomini è: non soffrire mai.
L' aver potuto è bene, pessimo: l'aver dovuto.

Naturalmente questo è un precetto meschino.
Non è mai stato ricco, chi non ha perso mai niente!
Io non dico neppure, che ne sarei stizzito...

Intendo solo questo: se uno non ha nessun amore
non ha neanche un' epoca grama che lo attende.
Tuttavia noi non siamo i padroni delle cose.

Berthold Brecht



Art by Renso Castaneda


Ride ancora il tuo corpo all'acuta carezza
della mano o dell'aria, e ritrova nell'aria
qualche volta altri corpi? Ne ritornano tanti
da un tremore dei sangue, da un nulla. Anche il corpo
che si stese al tuo fianco, ti ricerca in quel nulla.

Era un gioco leggero pensare che un giorno
la carezza dell'aria sarebbe riemersa
improvviso ricordo nel nulla. Il tuo corpo
si sarebbe svegliato un mattino, amoroso
del suo stesso tepore, sotto l'alba deserta.
Un acuto ricordo ti avrebbe percorsa
e un acuto sorriso. Quell'alba non torna?

Si sarebbe premuta al tuo corpo nell'aria
quella fresca carezza, nell'intimo sangue,
e tu avresti saputo che il tiepido istante
rispondeva nell'alba a un tremore diverso,
un tremore dal nulla. L'avresti saputo
come un giorno lontano sapevi che un corpo
era steso al tuo fianco.

Dormivi leggera
sotto un'aria ridente di labili corpi,
amorosa di un nulla. E l'acuto sorriso
ti percorse sbarrandoti gli occhi stupiti.
Non è più ritornata, dal nulla, quell'alba.

Cesare Pavese
Art by Stephen Early


Perché fino alla punta delle dita
sei presente, perché hai desideri,
per come pieghi i ginocchi
e mi mostri le chiome,
per il tuo tepore
e la tua oscurità;
per le tue frasi dipendenti,
i gomiti non prepotenti
e l’anima materiale
che nella fossetta
sopra la clavicola balugina;
perché sei andata
e venuta, e per tutto
ciò che di te non so
queste mie esili sillabe
son troppo poco – o troppo.

Hans Magnus Enzensberger
Art by Renso Castaneda


Tu-sei-stanca
(Credo)
Dell’eterno puzzle di vivere e agire;
Anch’io.
Vieni con me, allora,
E andiamocene molto lontano —
(Io e te soli, capito!)
Hai giocato,
(Credo)
E hai rotto i tuoi giocattoli più cari,
E ora sei un po’ stanca;
Stanca di cose che si rompono —
Solo stanca.
Anch’io.
Ma vengo con un sogno negli occhi stasera,
E busso con una rosa alla porta del tuo cuore disperato —
Aprimi!
Ti mostrerò luoghi che Nessuno conosce
E, se vuoi,
I posti perfetti per dormire.
Ah, vieni con me!
Soffierò quella bolla meravigliosa, la luna,
Che galleggia sempre e un giorno
Ti canterò la canzone giacinto
Delle stelle probabili;
Mi avventurerò per le tranquille steppe del sogno,
Fino a trovare l’Unico Fiore,
che serba (credo) il tuo piccolo fiore
Quando la luna sorge dal mare.

Edward Cummings

mercoledì 1 febbraio 2017

Art by Steve Hanks


Se potessi placare il tempo fermerei quei momenti che ci hanno visti vicini,
che ci hanno reso amici.
Fermerei ogni attimo in cui mi hai dato affetto mi hai regalato un sorriso.
Fermerei ogni minuto in cui le tue parole mi sono scese nell'anima e mi hanno fatto star bene.
Ma se anche il tempo scorre implacabile, nel profondo del mio cuore il bene che provo per te non vedra` mai i giorni passare, e i ricordi giocheranno
con i miei pensieri e in me ci sara` sempre l'eterno ripetersi di una gioia immensa!