Art by Zinaida Serebriakova (Neskučnoe, 1884 - Parigi, 1967)
Non la poesia d’occaso che plasmi quando pensi ad alta voce,
con il suo tiglio in inchiostro di china
e i fili del telegrafo sopra la rosea nube;
né l’interno tuo specchio, con le fragili
spalle nude di lei che ancora vi balenano;
non il lirico clic di una rima tascabile,
il motivetto che ti dice l’ora;
e non le monetine e i pesi sui giornali
della sera impilati nella pioggia;
non i cacodemoni del tormento carnale;
non la cosa che puoi dire assai meglio
in prosa…
ma la poesia che piomba da altezze sconosciute
quando attendi gli spruzzi dalla pietra
laggiù lontano, e corri alla penna come un cieco,
e dopo giunge il brivido e poi ancora…
nel viluppo dei suoni, leopardi di parole,
insetti come foglie, ocellati uccelli
si fondono formando una silenziosa, intensa
trama mimetica del perfetto senso.
Vladimir Nabokov (Pietroburgo, 1899 – Montreux, 1977)