Art by Valery Vetshteyn
Estranea m’è la lana rugginosa della chioma
E quasi ostile l’ubbidienza del muscolo nel braccio
Ma com’è familiare e devota
La torsione del tuo collo vicino
A me appartiene anche
La freccia degli uccelli migratori
Nel tuo occhio nuvoloso
Scoccata cosí sicura nella mia mente che scoppia
A rapirmi il sangue fiottante
Come adattata alle mie mani
La tenera curva della tua spina dorsale
Le tue ali appena visibili
Fatte di vanni di uccelli infranti
E il tuo corpo plasmato di neve
Yvan Goll: “Erba di sogno”
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