domenica 10 dicembre 2017

Art by Jenny Saville, 1970 inglese membro del Young British Artists

”NON SONO CONTRO L’ARTE CONCETTUALE. NON PENSO CHE LA PITTURA DEBBA ESSERE RIVALUTATA. L’ARTE RISPECCHIA LA VITA, E LE NOSTRE VITE SONO PIENE DI ALGORITMI, COSÌ MOLTE PERSONE VOGLIONO FARE ARTE COME SE FOSSE UN ALGORITMO. MA IL MIO LINGUAGGIO È LA PITTURA, E LA PITTURA È L’OPPOSTO. C’È QUALCOSA DI PRIMITIVO IN ESSA. IL BISOGNO DI FARE SEGNI È INNATO. È PER QUESTO CHE QUANDO SI È BAMBINI SI SCARABOCCHIA.”























Non è che l’ombra del silenzio
questa parola che irrompe
e sgorga necessaria come tutto il bene
che in questo momento è compiuto
nel basso della terra
e si misura ad altezza d’uomo.Le coste hanno luce
di rami spezzati
e gli schiocchi del mare
mordono il fiato al vento.
Risale a fatica l’orizzonte
col senso di noi offerti
in sacrificio alla creazione.

Fammela bella l’anima e radiosa
che poi si salta, si cambia quota.Ora mi siedo e scrivo
da dentro questa fonte mai sazia
dove a volte il silenzio ha la meglio
ma di nuovo mi feconda la vita
mi seduce la scrittura
concupiscente e casta.

È qui senza stagione
con fede forse
spiraglio di cauta ragione
e addenta il tempo
come addentano il mare i pontili
o sta come le cose
nella quiete dei ripostigli.Parlami che cigola la notte
sotto i passi di chi veglia
e sogna terre emerse
e orizzonti capovolti al senso
e iguana immobili al sole
cortecce di carne ammansite
in ere lontane
mentre ora un tempo incredulo
avanza nel corpo dei folli.

Lucianna Argentino

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