Art by Osamu Obi (Japan, 1965)
Nessuna voce.
Nell’oceano bianco, il silenzio è blu,
e l’odore nero della notte galleggia opaco.
Nell’alba giace una rosa di cristallo. I petali si frantumano
e nel loro riflesso ondeggiano frammenti stanchi dei tuoi sguardi.
Sono rossi. Volano nell’abisso come gabbiani nel cielo.
Sono abbandonati. Scavano nelle onde come un contadino nella terra.
Sono vivi. Tramontano come la mia ombra nella foschia del mattino.
Mentre ali nere solcano temporali bianchi
e voli infranti, il viola incide le tue guance.
L’arancione sfuma nella morte, e il vento
soffoca nelle strade sterrate di campagna.
Tu, sola, piangi come una bimba
che non coglie più pratoline.
Le tue mani mi parlano di te. Le tue labbra m’ascoltano silenziose.
Nei tuoi occhi volteggio disperato su una croce bagnata di sangue.
La vita nasce in primavera, fiorisce orizzontale, soffoca nell’autunno.
L’amore sboccia in estate, vola verticale, si frange nell’inverno.
È debole il suono della vita. Ha un petalo amaro.
Ti cerco tra ferite schiuse e tracce mute.
Gira il suono dell’amore. Ha un’ala spezzata dalla notte.
Ti cerco sotto un albero di lacrime dove il dolore sussurra.
Alberto Fasano (Torino,1977)
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