Art by Arthur Braginsky, 1965
Mentre si diffonde
il tuo profumo
tra i nostri due cuscini
sento sciogliere
in me l'emozione...
è stato un attimo di follia.
Svegliarmi con
l'odore dell'amore
addosso... sulla pelle
il calore del tuo corpo
con quel tuo dolce e
tremulo sospiro
che assaporo
unendolo al mio
tutto diventa incanto.
♦
L'Amore telematico
Ormai avevo fatto l'abitudine, in quella chat non trovavo mai nessuno che riuscisse ad interessarmi più di cinque minuti; non appena mi addentravo in discorsi più diretti, molti di loro chiudevano il rapporto, non accettavano l'appello a seguirmi in profondità, era come fossi contaminato da una rara malattia; un virus - niente che possa provocare danni al pc.
Finché una sera mi imbatto in Lei; desiderosa di nuove conoscenze ed esperienze, era esattamente come me. Fin dal primo momento capii che non era una persona comune, dotata di spirito, di buona cultura e di una sfrenata voglia di sorridere; mi sorprese per la sua genuina e naturale trasgressività.
Finalmente avevo trovato una donna con la quale si poteva parlare; anche se la parola non esisteva, visto che usavamo le tastiere per comunicare e discutere senza remore di qualsiasi argomento, sia di carattere generale che riguardante le nostre personalità.
Nei giorni che seguirono, più che giorni direi serate, il nostro rapporto si consolidò, non volevo credere a questo, ma ci eravamo avvicinati sentimentalmente.
Le conversazioni diventarono sempre più piacevoli e soprattutto più piccanti, ognuno di noi espresse chiaramente le preferenze sessuali e i desideri più nascosti, i nostri racconti erano sempre più particolareggiati, ogni volta l'eccitazione ci prendeva salendo a livelli parossistici, anche se Lei la buttava nello scherzo goliardico, facendo delle sonore risate ... ahahahaha.!!!
Ma poi arrivammo ad amarci come mai avremmo pensato; l'uso dello scritto può dare quello che la parola non da - lascia traccia - rileggere l'amore che ci davamo non ha paragoni.
Un forte legame ci univa, conoscevamo ogni curva ed ogni anfratto dei nostri corpi, ogni nostro singolo desiderio, come ci piaceva fare l'amore e quello che avremmo voluto fare, ma che mai avremmo osato.
Non poteva continuare così, l'attrazione pulsava nelle vene e il cuore era in subbuglio ad ogni scritto che ci mandavamo, lasciandoci spossati con i sessi pulsanti di desiderio.
Non dimentico quella sera; dopo aver simulato l'atto d'amore descrivendolo nei minimi particolari, con il pene in mano grondante sperma, ti lanciai la proposta - facciamolo per telefono.
Ti sembrava una enormità - non è che stiamo andando troppo oltre - fu il suo commento scritto.
Ci lasciammo come le precedenti notti; era normale fare tardi, avevamo difficoltà a staccarci dalle tastiere, serate indimenticabili; ero cotto a puntino, l'amore fa questi scherzi quando sei veramente preso, mi ero innamorato dopo anni di quiete sentimentale.
L'idea del telefono non cadde nel dimenticatoio; presi come eravamo bastò che scrivessi il mio numero per vedere apparire il suo - chiesi se era possibile chiamare - al tuo assenso mi accinsi a fare la serie di numeri con le mani tremanti; l'emozione mi colse nel sentire il suo respiro - mi uscì dalla gola il tuo nome ... e non fu più come prima!
- Roberto Norberti -
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