lunedì 19 febbraio 2018

Art by Angel Peychinov












Poscia che mia fortuna in forza altrui

m’ebbe sospinto, e tutti incisi i nervi

di libertate ov’alcun tempo fui, 

io, ch’era più salvatico che i cervi,

ratto domesticato fui con tutti

i miei infelici e miseri conservi; 

e le fatiche lor vidi e i lor frutti,

per che torti sentieri e con qual arte

a l’amorosa greggia eran condutti. 

Mentre io volgeva gli occhi in ogni parte

s’ i’ ne vedessi alcun di chiara fama

o per antiche o per moderne carte, 

vidi colui che sola Euridice ama,

lei segue a l’inferno e, per lei morto,

con la lingua già fredda anco la chiama.

Francesco Petrarca

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