Art by Angel Peychinov
Poscia che mia fortuna in forza altrui
m’ebbe sospinto, e tutti incisi i nervi
di libertate ov’alcun tempo fui,
io, ch’era più salvatico che i cervi,
ratto domesticato fui con tutti
i miei infelici e miseri conservi;
e le fatiche lor vidi e i lor frutti,
per che torti sentieri e con qual arte
a l’amorosa greggia eran condutti.
Mentre io volgeva gli occhi in ogni parte
s’ i’ ne vedessi alcun di chiara fama
o per antiche o per moderne carte,
vidi colui che sola Euridice ama,
lei segue a l’inferno e, per lei morto,
con la lingua già fredda anco la chiama.
Francesco Petrarca
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